Tutte le forme di detrazione sui lavori a casa (dalle ristrutturazioni edilizie al risparmio energetico) effettuate nel 2021 possono essere recuperate con la cessione del credito ad un istituto finanziario questo è particolarmente importante laddove non ci sia capienza fiscale da parte del contribuente, o si sia impossibilitati a goderne per ragioni riconducibili al regime di tassazione (ad esempio quando si gode di regimi fiscali sostitutivi), è comunque possibile effettuare la cessione ad altri soggetti finanziari, come le banche o le Poste, che in cambio erogheranno un finanziamento fino a un importo pari alla detrazione ceduta.
L’opzione è possibile per tutte queste tipologie di lavori:
- recupero del patrimonio edilizio (vedi manutenzione straordinaria, restauro risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ecc);
- riqualificazione energetica rientranti nell’Ecobonus 65%;
- adozione di misure antisismiche rientranti nel Sismabonus;
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (cosiddetto Bonus Facciate);
- installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
In pratica al posto dell’utilizzo diretto della detrazione in dichiarazione dei redditi, secondo la formula ormai rodata della suddivisione in quote annuali di pari importo (nel caso specifico del Superbonus ne sono previste 5), si può scegliere alternativamente:
- lo “sconto in fattura”, che in pratica permette di vedersi abbattuto il costo dei lavori direttamente dalla ditta fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori (nella sostanza sino all’importo massimo corrispondente alla percentuale del bonus fiscale di riferimento ceduto alla ditta, 50%, 65%, ecc.);
- la “cessione del credito”, che in tal caso presuppone, appunto, la cessione vera e propria della detrazione fiscale da parte del contribuente all’indirizzo di un ente terzo (fornitori di beni, esercenti di attività autonome, banche, società, ecc.) in cambio del rimborso fino a un importo massimo corrispondente alla somma altrimenti detratta in dichiarazione.
La trasmissione può essere effettuata con l’ausilio delle nostre sedi CAF già abilitate all’utilizzo della procedura web.
Questa è la documentazione che deve essere richiesta portata nei nostri uffici:
- Certificazione del fornitore (o produttore o assemblatore) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici per la presentazione della domanda
- Originale della documentazione inviata all’ENEA, debitamente firmata.
- Fatture relative alle spese sostenute.
- Ricevuta del bonifico bancario o postale, che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione e i dati del beneficiario del bonifico.
- Ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa.

