Finalità
Sostenere e incrementare l’offerta, nel settore della ristorazione, di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici e migliorare la conoscenza dei prodotti alimentari tipici nelle Regioni di riferimento, nonché dei prodotti ad indicazione geografica e biologici.
Le risorse da assegnare nel quadro dell’applicazione del presente decreto sono concesse a fondo perduto e ammontano – salvo ulteriori integrazioni – ad 1 milione di euro per l’annualità 2022.
Soggetti ammissibili e requisiti
Sono ammessi a presentare istanza di agevolazione, i seguenti soggetti:
a) imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
b) imprese ricettive, ivi inclusi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
c) pubblici esercizi, ivi incluse scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.
Alla data di presentazione della domanda, i soggetti proponenti devono:
– somministrare prodotti alimentari tipici provenienti dalla Regione ove è ubicato l’esercizio o, in caso di necessità, da Regioni limitrofe, nonché di prodotti ad indicazione geografica e biologici;
– promuovere la conoscenza da parte dei consumatori della storia e della cultura enogastronomica di ciascuna Regione e Provincia autonoma, di cui sono espressione i prodotti agricoli tradizionali.
Alla data di presentazione della domanda, l’utilizzo di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici deve essere adeguatamente pubblicizzato nell’ambito della offerta commerciale di ciascun esercizio pubblico o commerciale di somministrazione, in modo da favorire la conoscenza dei consumatori dei prodotti alimentari tipici di ciascuna Regione italiana.
Ripartizione del fondo
Il Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati è ripartito su base regionale, assegnando a ciascun territorio regionale una percentuale dello stesso in base ai seguenti criteri: il numero di produzioni alimentari tipiche e il numero di denominazioni protette.
L’ammontare individuato per ciascun territorio regionale ai sensi del precedente comma sarà ripartito in parti uguali tra i soggetti di ciascun territorio che hanno presentato domanda e che sono stati ritenuti ammissibili e in possesso dei requisiti previsti.
Il presente decreto sarà attuato con provvedimento del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare della pesca e dell’ippica, Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica da adottarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.
Info negli uffici Cia

