Per i pensionati, una boccata d’ossigeno contro inflazione e caro bollette. Ma non basta, servono misure strutturali
A luglio è arrivata la quattordicesima mensilità per oltre 3 milioni di pensionati con assegni sotto i mille euro, oltre al bonus di 200 euro per i redditi fino a 35 mila euro lordi. Lo ricorda Anp-Cia, sottolineando che si tratta di un segnale importante di attenzione, verso un’intera fascia di popolazione, precipitata in una condizione di grave disagio sociale a causa della crisi, tra inflazione, caro bollette e post pandemia. A certificarlo sono i dati Istat, che registrano un aumento della povertà assoluta, arrivata ormai alla cifra record di oltre 5 milioni di famiglie. Secondo Anp-Cia, ciò non è sufficiente in questa fase, restano misure tampone a cui vanno affiancati provvedimenti strutturali. Occorre: aumentare le pensioni minime almeno a 780 euro; modificare i criteri di accesso alle pensioni di cittadinanza; adeguare le modalità di indicizzazione delle pensioni per difendere il potere d’acquisto degli anziani, che è calato già del 4 per cento; istituire una pensione di garanzia per i giovani. Inoltre, “bisogna assolutamente modificare le regole previdenziali per le donne, oggi assai penalizzanti -aggiunge la vicepresidente nazionale di Anp-Cia, Giovanna Gazzetta-. Ad esempio, la quattordicesima ha un importo variabile a seconda della contribuzione con cui è stata liquidata la pensione, ciò penalizza le donne, la cui carriera lavorativa è spesso discontinua”. Ecco perché, secondo Anp-Cia, oltre a fronteggiare le conseguenze di pandemia e crisi, con misure una tantum, bisogna pensare a tali interventi strutturali in primis sulle pensioni basse. Bisogna inoltre intervenire, per migliorare la vita dei pensionati incapienti in modo più incisivo rispetto a quanto fatto finora, aumentando solo di poco la “no tax area”. Servono nuove misure che consentano anche ai titolari di pensione che non raggiungono la soglia di tassazione, di recuperare la detrazione fiscale le spese mediche e sanitarie sostenute nel corso dell’anno. “È urgente restituire sicurezza economica agli anziani -ribadisce il Presidente Del Carlo- evitando il rischio di povertà e di esclusione sociale”. Insomma, oggi “serve una strategia che da una parte sostenga le persone in difficoltà, mentre dall’altra rafforzi il sistema di previdenza e di protezione sociale mettendo al riparo lavoratori e pensionati dalle crisi economiche”.

