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Sei qui:Home » Varie » Flavescenza Dorata e Mal dell’esca: i progetti camerali di monitoraggio
Varie

Flavescenza Dorata e Mal dell’esca: i progetti camerali di monitoraggio

07/06/20244 Mins Read
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Questi ultimi decenni sono stati caratterizzati da due importanti malattie della vite: la Flavescenza dorata e il Mal dell’Esca.

Si tratta di malattie che anno dopo anno stanno interessando sempre più estese superfici vitate, compromettendo seriamente le capacità produttive dei vigneti della nostra Provincia.

La Flavescenza è una fitoplasmosi che viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.

Dalla fine degli anni ’90 è presente anche in Piemonte: dai territori vitati del Tortonese in Provincia di Alessandria si è poi insediata in tutta la Regione.

L’insetto vettore, alimentandosi con la linfa di piante infette, che contiene il fitoplasma, acquisisce l’agente della malattia, che si riproduce nell’organismo del vettore e si localizza nelle ghiandole salivarie. Proseguendo la propria attività trofica su piante sane, iniettando la saliva nei tessuti di queste piante sane trasferisce il fitoplasma, infettando in questo modo nuove piante. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle le piante colpite disseca e muore.

Attualmente non sono disponibili strumenti per debellare la malattia: l’unica possibilità di difesa è intervenire sul vettore con trattamenti insetticidi.

Data la particolare diffusione nel nostro Paese della malattia, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha emesso un’ordinanza valida su tutto il territorio nazionale che contiene le strategie di difesa del patrimonio viticolo italiano. Uno dei cardini è la definizione dei momenti più idonei di intervento sul vettore attraverso il monitoraggio della sua presenza nei vigneti.

Grazie al sostegno finanziario della Camera di Commercio di Alessandria-Asti, Il Comitato Fitosanitario da anni monitora la presenza dell’insetto in tutte le aree viticole provinciali. Dal 2022 ha voluto realizzare un “Progetto Pilota Alessandrino” in piena collaborazione e sinergia con il Settore Fitosanitario Regionale (SFR): dai 152 vigneti monitorati nel 2022, si è passati a 204 vigneti nel 2023; nel 2024 la popolazione di Scaphoideus titanus sarà monitorata in ben 216 vigneti provinciali, condotti sia in agricoltura integrata che in agricoltura biologica.

Nei prossimi giorni inizieranno i monitoraggi delle forme giovanili dell’insetto vettore per dar modi al SFR di definire con la massima precisione possibile i tempi di attuazione del Piano Operativo 2024 basato sulle indicazioni obbligatorie dell’ordinanza ministeriale.

I monitoraggi saranno realizzati dai Coordinatori tecnici delle Associazioni Agricole Provinciali con la collaborazione di quattro tecniche agricole.

Il Mal dell’Esca, malattia dal decorso cronico o acuto, è una malattia del legno, provocata da un pool di funghi, alcune decine di specie diverse secondo le ultime fonti bibliografiche, che con i loro miceli colonizzano il legno penetrando nella vite attraverso le ferite provocate da tagli di potatura, cimature, spollonature.

Il micelio fungino che penetra dalle ferite e si insedia nel legno, impedisce la normale circolazione della linfa nella pianta, provocando la comparsa dei sintomi e le gravi conseguenze sulla vita della pianta.

I sintomi fogliari del Mal dell’Esca e della Flavescenza dorata si manifestano in estate; quelli del Mal dell’Esca si differenziano da quelli della Flavescenza dorata perché questi ultimi compaiono lungo le nervature fogliari, mentre invece il Mal dell’Esca è ben visibile sulle foglie sulle quali compaiono macchie clorotiche (giallo rossicce) tra le nervature principali che rimangono verdi. I vitigni a bacca bianca manifestano il sintomo fogliare del Mal dell’Esca con ingiallimenti; sulle foglie dei vitigni a bacca rossa compaiono arrossamenti, anche questi tra le nervature. In letteratura questa sintomatologia viene definita col nome di “foglie zebrate”.

Queste manifestazioni con il passare delle settimane si imbruniscono fino a disseccare. Anche a carico degli acini si possono manifestare precoci avvizzimenti. La gravità dei sintomi si acuisce in condizioni particolari di stress, come lo stress idrico, e all’aumentare dell’età della vite.

Il progetto presentato dal Comitato Fitosanitario e finanziato dalla Camera di Commercio di Alessandria-Asti ha come obiettivo la valutazione dell’incidenza del mal dell’Esca sulla redditività di alcuni tra i principali vitigni coltivati nella Provincia di Alessandria, a diversi livelli di presenza della malattia. Inoltre, verrà effettuata la valutazione dei possibili metodi di prevenzione a bassissimo o nullo impatto ambientale su vigneti giovani e su vigneti in fase adulta.

Le operazioni previste si stanno realizzando e troveranno piena applicazione nei prossimi mesi estivi.

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